Unità documentaria 12-04-IL-SECOLO-XIX-7 - 2008-12-04 - IL SECOLO XIX (p. 7)

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Codice di riferimento

IT ARC-GE ARCIGAY-GENOVA-RRS-2008-12-04-IL-SECOLO-XIX-7

Titolo

2008-12-04 - IL SECOLO XIX (p. 7)

Date

  • 2008-12-04 (Creazione)

Livello di descrizione

Unità documentaria

Consistenza e supporto

Ritaglio di giornale

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Storia archivistica

Modalità di acquisizione

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Ambito e contenuto

Valutazione e scarto

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      Nota

      DOPO LA RICHIESTA DELLA CHIESA ALL’ONU

      Gay, le accuse di Don Gallo
      «Vaticano come l’Islam»

      Proteste a Genova, sabato in San Pietro. «Boicottate le isole-galera»

      GENOVA. L’Arcigay invita gli italiani a boicottare le isole dell’Oceano Indiano, dove per chi è omosessuale scattano come minimo 10 anni di carcere. E don Andrea Gallo definisce il Vaticano «omofobo» paragonandolo ai Paesi islamici. In davanti alla Curia, dopo la richiesta all’ONU di non depenalizzare l’omosessualità, si è svolto un sit-in dell'Arcigay a Genova. «La Chiesa che ha chiesto all’Onu di non depenalizzare l’omosessualità ha dimostrato di essere omofoba e razzista» spiega il Presidente nazionale dell'Arcigay, Aurelio Mancuso. E’ stata una protesta pacifica, senza slogan o striscioni. Solo un sit-in per dire che la Chiesa deve rispettare i diritti umani, anche quelli degli omosessuali.

      «La libertà di coscienza degli uomini è sacra» continua Mancuso, «e la Chiesa ha una responsabilità enorme. Dovrebbe fare da guida, non da freno, e invece si è schierata contro i diritti di una minoranza che ha già sofferto tanto. Chiediamo a tutti gli italiani di boicottare le isole dell’Oceano Indiano, dove l’omosessualità è reato, e di non dare soldi a una Chiesa che si comporta come i Paesi islamici».

      Il sociologo del San Benedetto, Alberto Villa, che ha partecipato alla protesta, dichiara che «la Chiesa ha fatto un passo indietro, e si è messa dalla parte di chi discrimina e di chi perseguita gli omosessuali. È una vergogna, e un tradimento della sua missione. Dobbiamo reagire, e non dobbiamo avere paura di dire la verità. Dobbiamo dire che la Chiesa si è schierata con i Paesi omofobi, e che è complice dei crimini che si commettono contro gli omosessuali in tutto il mondo».

      Il sociologo conclude che «la nostra non è una protesta contro la religione, ma contro il potere di una Chiesa che vuole imporre le proprie leggi a tutti i cittadini, anche a quelli che non sono cattolici. Non dobbiamo avere paura di dire che la Chiesa si è schierata con i Paesi che perseguitano gli omosessuali, e che è complice di un crimine contro l’umanità».

      Il deputato dei Democratici di Sinistra, Riccardo Bonacina, che ha partecipato alla manifestazione, dichiara che «la Chiesa ha dimostrato di essere lontana dai valori della democrazia e dei diritti umani. È una vergogna, e un tradimento della sua missione. Dobbiamo reagire, e non dobbiamo avere paura di dire la verità. Dobbiamo dire che la Chiesa si è schierata con i Paesi omofobi, e che è complice dei crimini che si commettono contro gli omosessuali in tutto il mondo».

      Bonacina conclude che «la nostra non è una protesta contro la religione, ma contro il potere di una Chiesa che vuole imporre le proprie leggi a tutti i cittadini, anche a quelli che non sono cattolici. Non dobbiamo avere paura di dire che la Chiesa si è schierata con i Paesi che perseguitano gli omosessuali, e che è complice di un crimine contro l’umanità».

      LA RIFLESSIONE DEL SACERDOTE
      Come è possibile che la Chiesa sia contro la depenalizzazione del reato di omosessualità?

      DON ANDREA GALLO
      Comunità San Benedetto

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