Materiale raccolto da Lilia Mulas nel corso degli anni dell'attivismo nelle associazioni Arcilesbica, Comitato Genova Pride 2009 e infine Arcigay Genova. La gran parte del materiale è costituita dalla raccolta di ritagli di articoli di giornale e di pagine di riviste a tema LGBTQIA+.
UntitledCongresso internazionale di sessuologia a Taormina
Cambiano le abitudini sessuali degli europei
Riconfermata la connessione fra l'amore e la cucina
La serie comprende rassegne stampa e raccolte di articoli relativi ad Arcigay e al movimento LGBTQIA+, su supporto cartaceo e digitale. I materiali, prodotti e raccolti tra il 2002 e gli anni successivi, includono ritagli di giornali, stampe di articoli online e documentazione del periodo del Genova Pride 2009. La serie testimonia la rappresentazione mediatica delle attività associative e degli eventi legati ai diritti LGBTQIA+.
UntitledIL CONSIGLIERE UDC VILLA SI È DIMESSO
Gay, estromesso
Alberto Villa, consigliere nazionale dell'Udc, genovese, si è dimesso ieri dal partito con una lettera ai vertici nazionali in cui denuncia di essere costretto a farlo perché, dopo la dichiarazione pubblica della sua omosessualità, si è sentito «estromesso ed emarginato». «Volevo avviare un dibattito interno al partito sui diritti delle coppie omosessuali - ha spiegato Alberto Villa - invece, dopo anni di impegno e di lavoro qualcuno ha sparato a zero contro di me, colpevole di non rappresentare più le posizioni del partito». In una lettera inviata a Rocco Buttiglione, Pierferdinando Casini e Lorenzo Cesa, Villa ricorda di avere «parteci - pato alla fondazione del partito come delegato territoriale, avere collaborato per anni con il segretario regionale Rosario Monteleone e di aver sostenuto lealmente la linea di Pierferdinando Casini». Villa aveva deciso di dichiarare la sua omosessualità oltre la cerchia di conoscenti e amici anche in vista del Pride 2009, che si svolgerà a Genova: «è seguita una dura presa di posizione del segretario Rosario Monteleone e da Roma non si è levata nessuna voce».
Immediata la «fraterna solidarietà» di Arcigay: «Solo in Italia - ha affermato il presidente nazionale dell'associazione Aurelio Mancuso - accade che dirigenti politici locali e nazionali, quando finalmente decidono di abbattere il muro dell'ipocrisia rispetto al proprio orientamento sessuale, siano nei fatti costretti a rinunciare a un impegno politico che per quanto riguardava Villa era assai intenso nella sua città e nella sua regione».
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